Cos’è l’handicap asiatico nelle scommesse sportive?
Non tutti sanno che la parola handicap deriva da tre termini irlandesi “hand” “in” “cap”, letteralmente tradotto in italiano “mano nel cappello”. Ciò rappresentava un gioco molto simile a una lotteria, in cui il vincitore era colui il quale estraeva, dal cappello appunto, il numero vincente. Si tratta dunque di un termine da sempre associato alle scommesse, e al gioco d’azzardo, ma cosa significa esattamente handicap asiatico nelle scommesse sportive?
Capiamo cos’è l’handicap asiatico nelle scommesse sportive
Il fine principale dell’handicap asiatico nelle scommesse è quello di eliminare il risultato di pareggio, ma c’è di più. Bisogna premettere che non tutti sanno cos’è l’handicap asiatico nelle scommesse, perché rispetto ai mercati tradizionali come possono essere “1X2”, oppure Under/Over classici. Il concetto che c’è dietro l’handicap asiatico è quello di bilanciare, o equilibrare il potenziale fra due avversari, siano essere squadre, come nel calcio o basket, oppure atleti singoli come nel tennis, nella scherma e altri sport individuali. L’handicap asiatico, o in inglese Asian handicap, ha l’obiettivo di far avvicinare le quote dei due contendenti, anche quando l’effettiva forza messa in campo è totalmente differente. In tal modo la probabilità di vincita aumenta al 50% e si ottiene aggiungendo, o sottraendo punti dal numero dei goal totali, o dei set e game nel caso del tennis, o di punti in caso di basket. Ma passiamo ad analizzare alcuni esempi così da chiarirci le idee.
Cos’è l’handicap asiatico nel concreto? Due esempi per capirci di più
Come spesso accade gli esempi forniscono una contestualizzazione di una teoria altrimenti difficile da assimilare. Per chi non conosce cos’è handicap asiatico nelle scommesse sportive risulterà molto più semplice fare proprio questo concetto con due esempi. Il primo esempio riguarda il calcio: ipotizziamo di voler scommettere sull’evento Inter-Salernitana di Serie A. Come sappiamo il valore delle due squadre in campo è nettamente diverso, da una parte una squadra che notoriamente lotta per lo scudetto, o quanto meno per le prime posizioni, e dall’altra una squadra che deve mantenere la categoria e non retrocedere. In tal caso scommettere sulla vittoria dell’Inter porterebbe a una vincita molto bassa, ed ecco che entra in gioco l’handicap asiatico. La quota della vittoria dell’Inter sarebbe di 1,25, quella sul pareggio sarebbe di 5,60 e quella sulla vittoria esterna della Salernitana sarebbe di 9,50. Ebbene la scommessa con handicap asiatico farebbe “crescere” la quota della vittoria dell’Inter se optassimo per la giocata “Inter – 1” rappresentata dalla quota 1,75. Dunque la scommessa risulterà vincente se l’Inter dovesse battere la Salernitana con almeno due reti di scarto, ma nel caso in cui l’Inter dovesse vincere con una sola rete di scarto, la cifra scommessa verrebbe restituita.
Per capirci di più facciamo un secondo esempio cambiando sport, e utilizzando il tennis questa volta. L’incontro su cui ipotizziamo di scommettere è Nadal VS Berrettini. In tal caso la quota per la vittoria del campione spagnolo è di 1,45, mentre la vittoria di Berrettini è di 3,80. Scommettendo sulla giocata “Nadal -1,5 set”, la nostra scommessa risulterà vincente se Nadal vincerà per 3-1 o 3-0 contro il tennista romano, ossia con almeno due set di differenza.
FAQ:
Solo i siti di scommesse asiatici offrono l’handicap asiatico?
Assolutamente no. L’handicap asiatico è apprezzatissimo in Europa, in Italia e in tutto il mondo.
Asian handicap e doppia chance sono la stessa cosa?
Handicap asiatico e doppia chance non sono la stessa cosa, anzi. L’handicap asiatico offre una vincita potenziale nettamente maggiore rispetto alla doppia chance, perché rende la quota più “facile” molto più alta.
Esiste il pareggio nelle giocate handicap asiatico?
Nelle scommesse handicap asiatico il pareggio non esiste, anche perché lo scopo dell’handicap asiatico è proprio diminuire lo scarto fra i due contendenti. Se il match dovesse terminare in pareggio si può però ricevere un rimborso parziale.